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PIERGIACOMO LA VIA. ASSUNZIONI E ACQUA

assunzioni e acqua

 







passàu ‘ncavallerìa. Lo sentivo dire ai miei suoceri di una questione passata così tout court, anche con riferimento ad un debito non onorato o ad un acquisto che non ti avevano fatto pagare, ma anche ad un argomento finito nel dimenticatoio.

Non conosco da dove derivi l’espressione. Lo chiederò al prof. Trovato la prima volta che lo vedo.

Due cose -entrambe importanti- qui da noi sembrano stiano per passare ’ncavallerìa.

La prima

A fine luglio è stata pubblicata una determina con la quale si espletava una selezione per l’assunzione di 7 figure (assistenti sociali e domiciliari, animatori, ecc….) a tempo determinato e con un finanziamento regionale. Nello stesso provvedimento veniva previsto il termine di pubblicazione per quindici giorni.

Normale amministrazione si potrebbe dire. 

Senonchè, a gioco in corso, si cambiano le regole. 

Il termine di 15 giorni per la presentazione delle domande viene ridotto a 5 o 6. 

Sembra che, oltre a Sindaco e Giunta, tutti i Consiglieri ne fossero a conoscenza tramite un gruppo whatsapp. Proprio tutti di maggioranza, di minoranza e quelli che non si capisce se appartengano al primo o al secondo gruppo.

Ecco davvero tutti. E tutti probabilmente hanno avvisato i potenziali concorrenti, ossia i rispettivi clientes per consentire loro la tempestiva presentazione della domanda.

E chi non aveva né un assessore né un consigliere amico e avrebbe voluto partecipare alla selezione presentando domanda e documenti entro i termini originari non ha diritto di lavorare ?

Forse siamo in presenza di un neo-consociativismo o di un nuovo manuale Cencelli. Non saprei. 

Sta di fatto che solo Europa Verdi-AVS ha chiesto formalmente la riapertura dei termini per consentire la più ampia partecipazione a tutti i disoccupati ed a coloro potenzialmente interessati alla selezione. Ovviamente nel rispetto dei principi della “evidenza pubblica” e del “buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione”, così come previsto dall’art.96 della Costituzione. 

E dagli altri ? Solo silenzio assordante, silenzio che in questi casi diventa complicità.

Se non fosse stato abrogato (da questo governo), ipotizzo che la fattispecie sarebbe rientrata nell’abuso in atti d’ufficio.

La seconda. L’acqua inquinata. 

Da qualche giorno non possiamo utilizzare l’acqua potabile per la presenza di coli fecali.

Qui ci sono le GRAVI responsabilità di AcquaEnna che, pur facendoci pagare le bollette più alte d’Italia, non manutiene la rete fognante e quella idrica. Oppure, qualora i coli fossero di origine animale, non recinta e protegge dai bovini le nostre sorgenti della montagna.

Ed inoltre e soprattutto le responsabilità GRAVISSIME dell’attuale Sindaco che non esercita gli opportuni e dovuti controlli sul concessionario del servizio (AcquaEnna) sia come capo dell’Amministrazione che nella qualità di massima Autorità Sanitaria del Comune.

Anche qui silenzio generale, con la solita eccezione di Europa Verde/AVS che ha chiesto le dimissioni del Sindaco e del comitato provinciale senz’acqua.

Come cittadino mi chiedo e chiedo quanto ancora dobbiamo aspettare perché vengano effettuate o, se iniziate, ultimate le normali operazioni di clorazione che risolverebbero il problema. 

Giorni, settimane, mesi o forse anni?

Tutto è possibile in questo clima e con questo andazzo.

Che fare allora?

Non possiamo correre il rischio che le questioni importanti per la comunità, quali la salute ed il lavoro, passino ‘ncavallerìa.

E dunque, no alla rassegnazione e, come direbbero in Francia, continuons le combat.

Infine, vorrei suggerire ad Aldo nella sua qualità di responsabile provinciale, perché lo valuti con gli organismi di partito, se non è opportuno chiedere con fermezza le dimissioni di tutti gli organi comunali, Sindaco in primis, ma anche Giunta e Consiglio Comunale, perché serenamente si ritorni al più presto alle urne e ci venga data una nuova classe dirigente che auspico migliore di quella attuale.

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