PIERGIACOMO LA VIA: " OLTRE ACQUAENNA. RIPRENDIAMOCI L'ACQUA. E` TEMPI DI DECIDERE".
- Piergiacomo La Via
- 23 set
- Tempo di lettura: 2 min
i costi
In provincia di Enna, l’acqua costa più che in qualsiasi altra parte d’Italia. Fino a 5 euro al metro cubo, contro i 90 centesimi di Milano, capitale economica e porta d’Europa.
Una vera e propria ingiustizia.
Un servizio che non funziona
Nonostante le tariffe altissime, il servizio offerto da AcquaEnna è largamente insufficiente.
Perdite diffuse, acqua sporca nei rubinetti, e presenza di coli fecali non sono più episodi isolati.
Sono sintomi di un sistema che non garantisce né qualità né sicurezza.
La gestione della crisi idrica dell’estate scorsa ha mostrato tutte le fragilità del modello attuale: ritardi, mancanza di trasparenza, soluzioni tampone e nessuna visione strutturale.
I disagi per i cittadini sono stati enormi, e le responsabilità nella gestione sono evidenti.
un carrozzone clientelare
AcquaEnna ha circa 150 dipendenti per 150.000 abitanti: lo 0,10%, quasi il doppio rispetto alla percentuale della media nazionale che si attesta intorno allo 0,05%.
Ma il problema non è solo numerico. È politico.
Dal 2004, la governance è rimasta invariata, impermeabile ad ogni cambiamento.
Nel tempo, AcquaEnna si è trasformata in un carrozzone clientelare, dove la logica del servizio pubblico ha ceduto il passo a quella della gestione opaca, autoreferenziale e inefficiente.
Un sistema che sembra servire più a se stesso che ai cittadini.
Il silenzio che pesa
Tutti conosciamo questa situazione.
Tutti sappiamo. Ma nessuno ne parla in modo aperto e, soprattutto, risolutivo.
I movimenti civici Assoconsumatori, Senz’acqua Enna ed altri hanno fatto la loro parte, e meritano gratitudine.
Debbono continuare a rimanere validi e stabili interlocutori.
Ora però è il momento della politica. È il momento delle decisioni.
una nuova visione: autosufficienza, piccoli ambiti, grandi soluzioni.
La proposta è chiara: autosufficienza idrica per i Comuni che la dichiarano e creazione di ambiti territoriali più piccoli, più vicini ai cittadini, più capaci di rispondere alle esigenze reali.
I Sindaci ed i Consigli Comunali devono deliberare in questa direzione.
L’ATI deve prendere posizione. Deve scegliere.
Perché il problema non è nel “come” farlo, ma nel “se” farlo.
E noi diciamo: sì, dobbiamo farlo.
Dobbiamo superare AcquaEnna. E andare avanti.
Non siamo luddisti.
Non siamo qui per distruggere, ma per ricostruire.
Non per punire, ma per liberare.
Salvaguardando il personale ma restituendo ai cittadini un bene essenziale.
L’acqua deve ritornare pubblica.
L’iniziativa del 26 settembre
Per questo nasce l’incontro promosso da Europa Verde – AVS, nella Sede CGIL Enna.
Un momento di confronto, di proposta, di mobilitazione.
È tempo di agire.
È tempo che la politica faccia la sua parte.
È tempo di riportare l’acqua ai territori
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