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TROINA, CHIUDE L'EDICOLA DI VIA NAZIONALE

TROINA. L' edicola di via Nazionale ha chiuso i battenti. E non si sa se saranno riaperti. Si sapeva che avrebbe chiuso, ma nessuno s’è fatto avanti per rilevarla. E’ brutto segnale, che si aggiunge ad altri segnali che si erano manifestati proprio nella stessa zona del paese, che ha i tratti spontanei non programmati di un’area commerciale naturale. Due esercizi commerciali e un bar-pasticceria non ci sono più da qualche anno. Parlando con la gente del paese, c’è la percezione della gravità della situazione che questi episodi segnalano, ma non si riesce a mettere su una mobilitazione e un dibattito pubblico per cercare di fare qualcosa. Questa scarsa reattività collettiva evoca un romanzo (Agave) pubblicato nel 1981 in cui si parla di un paese che si chiama “Sopito”. Dalla descrizione che ne fanno gli autori del romanzo, si capisce che “Sopito” è Troina. Nelle aree interne l’intervento pubblico, come la SNAI, se vuole essere efficace, deve individuare con molta chiarezza le forze sociali capaci di farsi promotrici dello sviluppo. Le trasformazioni avvenute nella struttura socio-economica e nella composizione demografica delle aree interne (diminuzione ed invecchiamento della popolazione) non facilita questo compito. L’emigrazione ha provocato un impoverimento di forza lavoro valida e di potenziali capacità imprenditoriali. Manlio Rossi Doria l’aveva segnalato, tempo fa, in un suo saggio raccolto nel volume “Scritti sul Mezzogiorno”: “Le forze sociali, le forze lavoro rimaste oggi in quelle zone interne non sono capaci di farsi promotrici di un tale processo di rinnovamento”.  Rossi Doria puntava inoltre il dito sulla classe dirigente piccolo borghese che considerava “l’ostacolo principale alla formulazione, all’avvio e alla realizzazione di una politica di sviluppo nelle zone interne”. E aggiungeva: “Piaccia o dispiaccia, questa è la realtà”.  Manca quel capitale sociale necessario nei processi di sviluppo economico locale, che non si fa con le sole risorse economiche e finanziare. Negli ultimi anni, di queste risorse Troina ne ha attratto una quantità consistente per realizzare opere pubbliche. A queste risorse ora si aggiungono i 49 milioni della SNAI che, nel ciclo di programmazione 2021-2027, Troina deve condividere con altri 13 comuni dell’Area Interna di Troina per innescare processi di sviluppo economico territoriale sovraccomunale per contrastare lo spopolamento e il declino. Ma su questo non c’è dibattito pubblico e ne mobilitazione collettiva. Eppure Troina ha avuto una parte notevole nella costituzione con altri 13 comuni dell’Area Interna che porta il suo nome.        


1 commento


Purtroppo è la storia dell'evoluzione umana, dall'Uomo sapiens ad oggi. Come per i migranti che cercano più benessere in occidente, così per i nostri giovani che lasciano il paesino per un'avventura verso un lavoro più gratificante altrove. La chiusura dei negozi è l'allarme di questa desertificazione umana. La politica della vendita di immobili ad 1 euro, ha rallentato questo processo, perché, per alcuni periodi dell'anno, garantisce una permanenza di turisti che sostituiscono i giovani autoctoni che emigrano. Ma, alla lunga, se non c'è sviluppo produttivo in zona, la desertificazione è inevitabile.

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