NICOSIA. Nella seduta di lunedì sera Il consiglio comunale non ha approvato lo Statuto e l’Atto costitutivo dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna Troina. Questo è l’esito della votazione: 10 favorevoli e 5 astenuti. Per approvarli, di voti favorevoli ce ne avrebbero dovuti essere 11 pari a due terzi dei 16 componenti dell’intero consiglio comunale. Non c’è un termine entro il quale devono essere approvati. Il consiglio comunale sarà riconvocato entro 30 giorni per approvarli. Nella prossima seduta, per l’approvazione, basta il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali espresso due volte. Il consigliere Filippo Giacobbe, che si è astenuto, aveva chiesto il rinvio del punto dell’ordine del giorno riguardante lo Statuto e l’Atto Costitutivo in considerazione del fatto che la Prima Commissione Consiliare non ha potuto esaminarli perché alla riunione erano presenti solo due consiglieri. Giacobbe ha manifestato forti perplessità sulla nomina del direttore generale, sul sistema di valutazione interno e sugli oneri finanziari che ricadrebbero sul bilancio del comune di Nicosia dall’approvazione di questi due strumenti giuridico-istituzionali. Perplessità che sono state condivise dagli altri 4 consiglieri che si sono astenuti: Letizia D’Amico, Carmela Castrogiovanni, Francesco La Giglia e Antonio Pagliazzo. Sul ruolo che dovrà avere l’Unione dei Comuni c’è bisogno di chiarimenti. L’Unione dei Comuni Area Interna Troina non è un ente in competizione con l’ente Provincia di Enna della cui ricostituzione. E neppure espropria di funzioni l’ente Comune di appartenenza. Ci sono compiti e funzioni che possono adempiere i singoli comuni, ma ce ne ne sono altri che un singolo comune non potrà pensare di fare da solo. Tra questi, lo sviluppo territoriale di un’area che non può essere delimitata dai confini amministrativi comunali. Nessun comune si potrà mai sviluppare da solo mentre quelli limitrofi sono in declino. Quel comune si sviluppa solo se si mette insieme agli altri comuni ricadenti nella stessa area in forte ritardo di sviluppo per elaborare e attuare una strategia di sviluppo territoriale che superi i confini municipalistici. Da qui scaturisce l’esigenza di avere un ente sovra comunale, come l’Unione dei Comuni, al quale affidare questo compito. Ma occorre avere anche una chiara visione di futuro da costruire che individui i settori su cui puntare per la crescita economica del territorio. Senza di questi due pre requisti, anche l’Unione dei Comuni ben congegnata non serve a nulla.
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