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A Valguarnera la bandiera della Palestina scandalizza la sindaca che è pure (niente di meno) commissaria provinciale della Lega e di cosa sennò?


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Lo scrive su Vivienna Rino Caltagirone, riportando le parole della prima cittadina: " Ho già provveduto a informare il comandante affinché intervenga al più presto per rimuovere questo oltraggio dal monumento ai nostri caduti. La tutela della memoria e il rispetto per chi ha sacrificato la vita per la nostra comunità sono per noi valori fondamentali". La bandiera palestinese era stata appoggiata sul monumento ai caduti per sensibilizzare o testimoniare il dramma di un popolo affamato per la volontà genocidiaria di Israele. Una bandiera della Palestina, come le tante apparse negli ultimi mesi in tutta la Penisola e non solo, ma quel vessillo potrebbe essere un problema per una esponente della Lega che ha proposto un progetto di legge, a prima firma di Massimiliano Romeo: un luogotenente salviniano, per vietare ogni espressione critica nei confronti dello stato di Israele. Esporre la bandiera di un popolo e di una causa umanitaria è doveroso non oltraggioso, forse la sindaca ha sbagliato verbo; meno male però che a Caropepe esistono anime belle offese da quello che sta accadendo a Gaza contro bambini, donne e uomini e allora che altre bandiere vengano esposte da ogni balcone per testimoniare solidarietà a quelle popolazioni martoriate e per far sapere a chi ci governa, che a differenza loro, non si è indifferenti davanti al genocidio in corso. Questi sono i valori fondamentali di cui la sindaca si riempie la bocca pensando di salvaguardare i suoi morti da quelli di Gaza.

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