Nessun posto letto verrà tagliato negli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte
- Gabriella Grasso

- 17 lug
- Tempo di lettura: 2 min
"Con grande gioia informo tutta la nostra comunità che nessun posto letto sarà tagliato negli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte" ha comunicato nel pomeriggio di giovedì 17 luglio l'onorevole Lantieri. Nella giornata di giovedì 17 luglio, si è tenuta l'assemblea dei sindaci di Enna per discutere la bozza della nuova rete ospedaliera regionale, presentata dall’assessora alla Salute Daniela Faraoni. La bozza prevedeva 367 posti letto in meno in tutta la Sicilia, con gravi ridimensionamenti per gli ospedali Ferro/Branciforti/Capra e Chiello, nell'ennese. I sindacati, l' Anci e le opposizioni avevano reagito denunciando la mancanza di concertazione, favoritismi politici e di rischi per la tenuta del sistema sanitario pubblico. L'annuncio di uno scampato pericolo è certamente confortante, ma non sufficiente. Occorre impegnarsi per potenziare i nosocomi di Leonforte e Piazza Armerina perché l'Umberto I di Enna, da solo, non può fronteggiare il bacino di utenza del territorio e difatti molti casi di malasanità sono stati raccontati sui social, in questi giorni di attesa. Nel gruppo Leonforte nel Cuore, il signor Nuccio Di Pasqua ha testimoniato la sua personale vicenda sanitaria definendola un'odissea e altri e altre hanno aggiunto le loro esperienze. Servono medici e servono strutture adeguate ai bisogni di una popolazione anziana con comorbilità anche neurodegenerative. In Sicilia è tanta la carenza di posti letto in strutture di riabilitazione specie per i pazienti affetti da Alzheimer, in costante aumento e sebbene le strutture esistono, spesso le liste d'attesa sono lunghe e l'accesso ai servizi può essere complicato, soprattutto per le famiglie che si trovano ad affrontare le difficoltà legate alla gestione di un paziente affetto da più patologie invalidanti.
Il 19 giugno scorso, abbiamo pubblicato la testimonianza di una donna, figlia e cargiver di una persona di 91 anni affetta da demenza senile e bisognosa di riabilitazione per un intervento ortopedico. Nel territorio di competenza dell'Asp di Enna , le strutture idonee ad accogliere queste persone sono la RSA ospedale di Comunità per la riabilitazione e villa Maria previo CDCD, un certificato diagnostico, rilasciato esclusivamente dal Centro per Disturbi Cognitivi e Demenze dal Chiello di Piazza Armerina, che la signora non aveva al momento delle dimissioni protette dal Basilotta di Nicosia. Le dimissioni protette prevedono un passaggio organizzato da un setting di cura al fine di favorire paziente e assistenti. Ora, la figlia della signora bisognosa di riabilitazione per dare la necessaria assistenza alla madre ha iniziato una trafila burocratica macchinosa che l'ha costretta a ricoverare la madre in casa con l'aiuto dell'assistenza sanitaria domiciliare, non sufficiente ai bisogni di una persone compromessa nel corpo e nella mente. I fatti di cui raccontiamo hanno avuto inizio a maggio scorso e ancora non trovano

un'adeguata soluzione. Siamo lieti che non siano stati tagliati posti letto, ma l'attuale situazione nella sanità pubblica siciliana è comunque assai carente. Aiutate chi ha bisogno. Grazie.










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